mercredi 20 juin 2012

Ultimo giorno alla scuola!

Tornando da scuola
Sta per concludersi il mio ultimo giorno qui alla scuola... come passa veloce il tempo!
Da quando sono tornata dal Mustang, sono stata qui alla GCBS di Pokhara, dove regna un ambiente completamente diverso che durante l'inverno.
Ci sono solamente i ragazzi dal sesto anno. Hanno quindi dai 12-13 anni fino alla maggiore età. Sono da ammirare: si gestiscono in modo autonomo senza troppi incidenti.
Alla mattina, come sempre, la sveglia suona alle 5:00. Ma c'è già chi alle 4:30 si mette davanti alla mia finestra a ripassare... ad alta voce! E l'orario corrisponde a quando le zanzare più o meno iniziano a darmi tregua.
Alle 5:30 vanno tutti assieme (da soli) a correre e poi tornano per avere un momento di studio. Alle 7:00 momento di preghiera e poi colazione, così che alle 8 si recano alla scuola SOS tibetana che si trova dall'altra parte della città.

Preghiera mattutina


... sotto lo sguardo del guardiano

I ragazzi più grandi partono alle 7:00 perché hanno delle attività ricreative prima dell'inizio della scuola.
E' venerdì: tutti in bianco!
Durante la giornata, qui alla GCBS regna la tranquillità. Suona solamente la campanella, quando il cuoco ci annuncia che è pronto il pranzo
I ragazzi tornano poi attorno alle 16-17, tolgono subito le divise (da notare: il venerdî tutti in bianco, scarpe incluse) e approfittano del momento di libero per giocare a basket, altri giochi o fare una doccia... eh sì perché ora qui ci sono più di 30 °C.
Hanno poi di nuovo studio fino alle sette, preghiera e cena.
Ora, sono al piano di sotto, e hanno l'ultimo momento di studio. E' una giornata intensa!

Sul bus di scuola

Oggi ho scoperto che qui si può molto semplicemente cambiare la data di nascita a dipendenza delle necessità. Anche se la maggior parte delle persone non conosce esattamente la sua età. Inoltre, i tibetani ( e le persone del Mustang), quando nascono hanno automaticamente 1 anno e acquistano un anno al Losar (capodanno tibetano attorno a Febbraio). Non esiste il compleanno. Quindi quando chiedi l'età a qualcuno non sai mai se corrisponde al vero... interessante :-)

Domani mi dirigo verso Kathmandu, fermandomi prima qualche giorno a Gorkha, la regione dove originariamente provengono i famosi guerrieri nepalesi.


L'unico Yak che ho visto in Nepal!

lundi 11 juin 2012

Un po' di Nepal originale: Tansen!

Case in stile Newari
Tutti mi hanno così bene parlato di una piccola cittadina dispersa nelle colline del Nepal Centrale. Ho quindi deciso di andare alla scoperta di Tansen.
Venerdì mattina, di buon ora ho preso il bus da Pokhara... che avventura! La strada piena di curve e la guida avventurosa dell'autista hanno reso il viaggio movimentato, al punto che diversa gente (anche perché non abituati ad viaggiare in bus) sono stati poco bene.
Ma tutto è andato alla meglio e nel primo pomeriggio sono arrivata a destinazione. Eh sì, il bus ha impiegato più di cinque ora per 100km di tragitto!
Il pomeriggio l'ho trascorso perdendomi nelle ripide stradine della cittadina. L'influenza del turismo non è ancora visibile, la gente saluta sorridendo e i bimbi, invece di "give me money" o "chocolate" (= dolci), mi chiedono il mio nome. Qui non piove ancora come a Pokhara, non ci sono zanzare ed è un po' più "fresco".
Mi ha sorpreso, che in una cittadina di 20'000 abitanti, di orine Newari, oltre all'influenza hindu e buddista, si trovano una moschea e una chiesa cristiana.
la città di Tansen

Tempio Newari

Il giorno dopo volevo andare a Ranigat, un palazzo di inizio secolo scorso, sulla riva del Kali Ghandaki. Voleva però dire scendere di 800 m di dislivello (che avrei poi dovuto fare in salita). Il tragitto l'ho fatto con degli studenti incontrati appena fuori Tansen: volevano farmi compagnia, visto che ero da sola!
Il palazzo è carino, peccato che una parte sia appena stata ripitturata. E' veramente caldo, ma il fiume è una bellissima opzione per rinfrescarsi.
Fortunatamente, l'unico pick up che è sceso fino al palazzo risaliva nello stesso momento che me... 4 ore di cammino risparmiate :-)






Il palazzo di Ranigath


Uhm ci si fida a passar sopra?

Manutenzione strade: uno strato di catrame e ghiaia

A mano, come per le biciclette!

Ma il lungo week-end è già finito e il giorno dopo alle 6 parte l'unico bus per Pokhara... meglio non perderlo!

Costruzione di una casa... impalcature di bambù!

mardi 5 juin 2012

La strada è lunga fino a Pokhara



Ci fidiamo?
Salutiamo tutti e con Raju e il suo cavallo partiamo per la volta di Dhri. Faremo un percorso diverso da quello fatto all'andata.
Risaliamo fino al Lo La e da li deviamo lunga la cresta. Scendiamo per un canalone di sabbia e arriviamo in tre-quattro ore a Dhri, dove ci fermiamo per la notte.
Verso Dhri
L'indomani, saliamo lungo un fiume e arriviamo a Yara. Ormai il Tiji è appena finito e non siamo gli unici turisti a scendere. Le GuestHouses sono piene. Ma riusciamo, per fortuna, ha trovare un posto nella stanza del gompa di un Hotel.
Yara
 

Lasciamo zaini e cavalli e continuamo a piedi per Gara, villaggio di Raju. Andiamo dai suoi genitori che ci offrono il pranzo.
Questa regione è veramente fantastica e da su una parete erosa dal vento e dalle forme bellissime.
Continuamo a salire fino al Luri Gompa. Accanto c'è un antico gompa situato su nelle rocce.
Luri Gompa con vista
Al momento nel Gompa ci sono due ragazzi, i quali fra un po' di anni diventeranno Lama.
Scendendo di ritorno per Yara, prendiamo tutto il nostro tempo e cerchiamo i fossili lungo il fiume.
Di buon mattino ripartiamo. Saliamo su un plateau e camminiamo per un paio d'ore, prima di riscendere sul letto di un altro fiume. Lo attraversiamo e risaliamo tutto il pendio, per poi di nuovo discendere.
Questo è il Mustang : un lungo sali e scendi !
Ad un certo momento pensavamo di aver avvistato degli Yak... ma purtroppo si erano sbagliati.
Arriviamo così a Tangie, dove incontriamo Sonam (un vecchio maestro) che ci porta da sua zia, dove trascorreremo la notte.
Tangie
La stessa sera, visitiamo uno studente. Era felicissimo di mostrarci casa sua e ci ha regalato tantissimo formaggio, burro e tsampa.
Il giorno dopo è stata la giornata più lunga e faticosa di tutte. Le fiacche ai piedi, inoltre, non sono state clementi.
Si sale subito più di 1000m più in su. Fortunatamente non so orgogliosa, altrimenti avrei sofferto molto per i continui sorprassi dei portatori. Hanno un grande peso da portare, cammino per di più in infradito, ma corrono come caprette tibetane.
Arrivati al passo, scendiamo e risaliamo (come sempre) lungo una cresta che sembra mai finire. Solo a fine pomeriggio scendiamo per un sentiero ripido per ritrovarci a Chuksang, che già conosciamo.
Quasi arrivati a Chuksang
L'ultimo giorno di alto Mustang lo passiamo a combattere contro il forte vento per portarti a Kagbeni, dove pranziamo, e poi alla volta di Jomson.
Ed è qui che ci separiamo. Florence prende un piccolo aereo per Pokhara, mentre io, dopo aver visto i resti dell'aereo recentemente caduto appesi sulla falesia accanto al paese, decido di prendermi ancora qualche giorno e di scendere a piedi fino a Tatopani.

Tuckuche
Un avvoltoio
Lete: un angolo di Ticino
E ne vale la pena : il paesaggio cambia, appaiono alberi, prima larici e poi quelli più tropicali. Mi fermo a Marpha (mi mancava l'apple crumble), Lete (sembra di essere su uno dei nostri monti) e poi a Tatopani, dove questa volta le acque calde sono perfette. Scendendo arriva il caldo.
Da Tatopani scendo a Pokhara in bus. In questi giorni il governo ha detto che ora anche noi turisti pagheremo lo stesso prezzo per i biglietti come i locali. Finalmente : paghevamo più del doppio e ognuno sceglieva il prezzo che voleva.
Uhm... cosa comando?
Arrivo a Pokhara il 28 maggio, il giorno dopo del termine per la formazione della costituzione nepalese. Come previsto, non sono riusciti a mettersi d'accordo tra i vari partiti e un'estensione del termine è stata fatta. Da notare che è da tre anni che ci stanno tentando. Nel mese di maggio ci sono stati tantissimi scioperi (scuola inclusa), ma per fortuna ora la situazione è relativamente calma.
Ora sono a Pokhara, la scuola è deserta, i ragazzi sono alla scuola SOS e torneranno solo fra qualche ora.

Lo-Manthang : dieci giorni di libri, ragazzi, festival e teatrini

Reffettorio della scuola
 E' stato bello rivedere i ragazzi e i maestri. Ci sono anche tantissimi piccoli volti nuovi. Da subito, io e Florence realizziamo che saremmo volentieri state anche diversi mesi in questo villaggio. Siamo arrivate e di turisti ce n'erano ben pochi, ed era ancora freddo.
Great Compassion Boarding School, Lo-Manthang
 I giorni passano, la temperatura finalmente sale e Lo-Manthang si riempie di turisti accorsi da ogni parte del mondo per assistere al Tiji Festival. Durante questi tre giorni, i monaci locali esibiscono danze, riti e preghiere. E' il segno della fine della stagione secca e l'inizio di quella delle piogge.
Indossavano maschere, costumi dai mille colori. La grande presenza di turisti armati di costosissimi apparecchi fotografici constrastava la semplicità della gente locale.





Pronti per il botto?
Abbiamo anche fatto delle escursioni. Un giorno, a cavallo, abbiamo visitato Tsosher, i suoi gompa e le sue grotte. Una mattina sono salita sul castello accanto a Lo-Manthang. Una sera una visita a Namgyal, villaggio vicino, e al suo gompa. E un giorno una visita alla piana di Kimling, Thinkar e Phuwa.
Ma soprattutto abbiamo passato del tempo alla scuola, a giocare con i ragazzi e condividere con loro il loro quotidiano. Sveglia alle sei (un'ora dopo che Pokhara) e passeggiata al fiume per lavarsi la faccia. Dopo un momento di studio e preghiere c'è la colazione. Intanto arrivano i ragazzi che abitano a Lo-Manthang, così che alle 9.15 si trovano tutti sul piazzale per una preghiera e l'inno nepalese.
Preghiera mattutina
Dopo di che, lezioni il mattino e il pomeriggio, con una pausa per il pranzo. Dopo scuola, i ragazzi che restanno alla scuola ricevono del te e hanno un momento libero. Prima di cena hanno del tempo per fare i compiti e dopo cena si va a dormire. L'ambiente è allegro e quello tra maestri è bellissimo !
I maestri
Durante il giorno, si è iniziato ad allestire la nuova biblioteca della scuola (grazie al contributo della Fondazione Aquilone). E' un bellissimo progetto che da ai ragazzi la possibilità di avere un luogo dove leggere ed avere il piacere di leggere. E funziona... dopo lezione un centinaio di bambini letteralmente assaltava i libri : un bellissimo spettacolo !

L'ultimo giorno di lezione, i ragazzi dalla terza alla quindi partono di buon mattino per raggiungere studenti di altre scuole. Questa mattina puliranno, grazie all'organizzazione di ACAP, le strade di Lo-Manthang. Onestamente, l'hanno fatto per mostrare ai turisti un villaggio pulito. Infatti, dopo il Tiji, nessuno ha pulito di nuovo Lo-Manthang. E posso assicurare che ce ne sarebbe stato bisogno più che prima ! I ragazzi però hanno ricevuto un buon messaggio.
Durante la mattinata, con i più piccoli abbiamo fatto delle attività di disegno e gioco per far capire di gettare i rifiuti nei cestini e non perterra.
Inoltre, Florence, con l'aiuto di qualche maestro, ha inscegnato un piccolo spettacolo con i burattini. E' stato molto carini, soprattutto perché i bambini non ne avevano mai visto.


Spettacolo di marionette... tutti a bocca aperta
Il tempo passa in fretta ed è già ora di scendere.
Il principe del Mustang

lundi 4 juin 2012

Upper Mustang : un regno unico nel suo genere




Un poco di vento
Ogni giorno trascorso nell'Upper Mustang era una grande scoperta. E ogni giorno pensavo « Domani non potrà essere più bello di oggi », e invece lo era. Perché i paesaggi sono così diversi da una regione all'altra che è impossibile compararli.
Qualche volta, mentre ammiravo il panorama, mi chiedevo se tutto ciò era reale. Come la natura può ancora sorprendere. Ogni giorno era una sfilata di canyon di roccia rossa, gialla, bianca o nera, modellati dal vento per lunghissimi anni.
C'è una visibile influenza tibetana : dalla lingua agli abiti, dalle abitazioni agli abiti e dalla religione al cibo.
Saliamo lentamente, impegandoci quasi sei giorni, così d'assaporare al meglio le bellezze di ogni villaggio.
Il primo giorno da Kagbeni saliamo leggermente fino a Tangbe, dove pranziamo con Dal Bhat, e continuamo fino a Chuksang, la nostra prima tappa. I paesaggi sono aridi, ed ogni villaggio è una piccola oasi, con campi verdi di cereali.
Tangbe

Il giorno dopo andiamo a vedere un antico Gompa accanto al villaggio. Casualmente, ha coinciso con la luna piena e così tutti gli abitanti di Chuksang stavano salendo per trascorrerci la giornata. Abbiamo bevuto del te salato al burro, bibita che avremmo poi sempre ricevuto, e che basta pensare sia una zuppa invece di un te e poi si riesce a berla.
La vista dal letto, Chuksang
Gompa a Chuksang

Lasciamo poi il letto del Kali Gandaki e saliamo per Chele dove continuamo per un sentiero scavato nella roccia, lungo un ripido canyon, fino ad arrivare a Samar.
Da qui si riesce ancora a scorgere le grandi vette himalayane, come il Nilgiri e il Dhaulagiri, che ci accompagneranno per gran parte del tragitto.
Le temperature sono sempre basse e la notte scendono sotto zero.
Samar

Da Samar facciamo deviazione fino alla Grotta di Chungsi, dove si dice Guru Rimpoche ci abbia meditato a lungo. Si trova in fondo a una valle e, onestamente, non ero molto contenta di dover poi ancora risalire. Ma lo Tsampa che Dundop ci offre risulta essere una grandissima fonta d'energia. E' una farina di orzo e la si mangia normalmente mescolata al te salato al burro (suja).
Spuntino: Tsampa e te salato al burr
Così risaliamo senza grandi problemi fino a Syangmochen e continuamo fino a Zeite, sopra Ghiling. Le Guesthouse dove ci fermiamo sono carine. E scopriamo la delizia della Thukpa, zuppa di verdure e pasta fatta in casa, e la neccessità della zuppa d'aglio, ottima contro il mal di montagna.
Incontri

Durante la giornata raramente incontriamo altri turisti, ma solo qualche jeep e molti cavalli.
Continuamo a salire fino a Ghami e poi fino a Dhakmar. Uno spettacolo di falesie rosse... ma un vento enorme ! E fa sempre freddissimo.
Dhakmar

Il giorno dopo saliamo al Ghar Gompa, il monastero più antico. Purtroppo era chiuso. Scendiamo così lungo la valle, passando da Marang e arrivando a Tsarang.
Tsarang era la vecchia capitale del Mustang, infatti c'è ancora il vecchio palazzo reale. Proprio quel giorno i monaci hanno cominciato la lettura dei libri d'oro, che dura 16 giorni. E in piena lettura abbiamo trovato alcuni nostri amici monaci, con i quali siamo andati a trovare uno studente in vacanza e a giocare a calcio. O meglio a fare presenza in campo, perché correre à 3500m non è proprio un gioco da ragazzi !
Chorten a Tsarang
Tsarang
L'indomani, partiamo presto per Lo-Manthang. Dopo alcune ore arriviamo al Lo La, l'ultimo passo prima di scendere e arrivare al villaggio.
Cerchiamo la scuola e l'emozione è grande quando varchiamo la soglia della scuola e i primi bambini che si accorgono di noi iniziano a correre e ad avvertire gli altri del nostro arrivo.
Partita di calcio serale