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Un poco di vento |
Qualche volta, mentre ammiravo il
panorama, mi chiedevo se tutto ciò era reale. Come la natura può
ancora sorprendere. Ogni giorno era una sfilata di canyon di roccia
rossa, gialla, bianca o nera, modellati dal vento per lunghissimi
anni.
C'è una visibile influenza tibetana :
dalla lingua agli abiti, dalle abitazioni agli abiti e dalla
religione al cibo.
Saliamo lentamente, impegandoci quasi
sei giorni, così d'assaporare al meglio le bellezze di ogni
villaggio.
Il primo giorno da Kagbeni saliamo
leggermente fino a Tangbe, dove pranziamo con Dal Bhat, e continuamo
fino a Chuksang, la nostra prima tappa. I paesaggi sono aridi, ed
ogni villaggio è una piccola oasi, con campi verdi di cereali.
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Tangbe |
Il giorno dopo andiamo a vedere un
antico Gompa accanto al villaggio. Casualmente, ha coinciso con la
luna piena e così tutti gli abitanti di Chuksang stavano salendo per
trascorrerci la giornata. Abbiamo bevuto del te salato al burro,
bibita che avremmo poi sempre ricevuto, e che basta pensare sia una
zuppa invece di un te e poi si riesce a berla.
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La vista dal letto, Chuksang |
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Gompa a Chuksang |
Lasciamo poi il letto del Kali Gandaki
e saliamo per Chele dove continuamo per un sentiero scavato nella
roccia, lungo un ripido canyon, fino ad arrivare a Samar.
Da qui si riesce ancora a scorgere le
grandi vette himalayane, come il Nilgiri e il Dhaulagiri, che ci
accompagneranno per gran parte del tragitto.
Le temperature sono sempre basse e la
notte scendono sotto zero.
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Samar |
Da Samar facciamo deviazione fino alla
Grotta di Chungsi, dove si dice Guru Rimpoche ci abbia meditato a
lungo. Si trova in fondo a una valle e, onestamente, non ero molto
contenta di dover poi ancora risalire. Ma lo Tsampa che Dundop ci
offre risulta essere una grandissima fonta d'energia. E' una farina
di orzo e
la si mangia normalmente mescolata al te salato al burro (suja).
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Spuntino: Tsampa e te salato al burr |
Così
risaliamo senza grandi problemi fino a Syangmochen e continuamo fino
a Zeite, sopra Ghiling. Le Guesthouse dove ci fermiamo sono carine. E
scopriamo la delizia della Thukpa, zuppa di verdure e pasta fatta in
casa, e la neccessità della zuppa d'aglio, ottima contro il mal di
montagna.
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Incontri |
Durante la giornata raramente
incontriamo altri turisti, ma solo qualche jeep e molti cavalli.
Continuamo a salire fino a Ghami e poi
fino a Dhakmar. Uno spettacolo di falesie rosse... ma un vento
enorme ! E fa sempre freddissimo.
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Dhakmar |
Il giorno dopo saliamo al Ghar Gompa,
il monastero più antico. Purtroppo era chiuso. Scendiamo così lungo
la valle, passando da Marang e arrivando a Tsarang.
Tsarang era la vecchia capitale del
Mustang, infatti c'è ancora il vecchio palazzo reale. Proprio quel
giorno i monaci hanno cominciato la lettura dei libri d'oro, che dura
16 giorni. E in piena lettura abbiamo trovato alcuni nostri amici
monaci, con i quali siamo andati a trovare uno studente in vacanza e
a giocare a calcio. O meglio a fare presenza in campo, perché
correre à 3500m non è proprio un gioco da ragazzi !
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Chorten a Tsarang |
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Tsarang |
L'indomani, partiamo presto per
Lo-Manthang. Dopo alcune ore arriviamo al Lo La, l'ultimo passo prima
di scendere e arrivare al villaggio.
Cerchiamo la scuola e l'emozione è
grande quando varchiamo la soglia della scuola e i primi bambini che
si accorgono di noi iniziano a correre e ad avvertire gli altri del
nostro arrivo.
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Partita di calcio serale |
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